martedì 13 dicembre 2011

Musica della storia:il teatro

Untitled L'800: IL MELODRAMMA Nell' `800 e nei primi del `900, con la costruzione di teatri nelle città, la musica si diffuse anche fra i ceti popolari minori. In Italia la musica strumentale ebbe poco successo, per cui, a parte alcune eccezioni, la maggior parte dei musicisti trovò impiego all'estero. Nel nostro Paese, l'Ottocento fu il secolo del melodramma, con Rossini, Bellini, Donizetti ma soprattutto Verdi. Il primo si ispirava ancora alle musiche settecentesche, mentre Bellini e Donizetti avevano un'ispirazione più romantica. Fu Verdi ad intraprendere una via più autonoma che lo portò a raggiungere le più alte vette del melodramma italiano: fu in grado infatti di dare maggior equilibrio alle varie parti, che risultarono così più coerenti alla realtà. In Francia il gusto del pubblico si evolse gradualmente: nei primi anni ebbero successo i musicisti italiani, ma poi, intorno al 1830, si diffuse la Grand-Opéra, un tipo di melodramma che aveva soggetti storici: si narrava di sentimenti, passioni con balletti e con molti cambi di scena. Un altro tipo di melodramma, anch'esso molto amato dal pubblico, fu l'Opéra-comique, leggero, adatto al divertimento, molto disimpegnato. Verso metà secolo si affermò il Dramma lirico, i cui soggetti erano spesso tratti da capolavori della letteratura antica, con alcune modifiche nel linguaggio per renderlo accessibile anche al pubblico dei ceti medi. Lo stile musicale era meno complesso, più melodico; le vicende erano per lo più sentimentali ed a lieto fine. L'Italia, nonostante il poco successo, ebbe nelle mani un vero tesoro della musica: Giuseppe Verdi. Giuseppe Verdi Figlio di Carlo e Luigina Uttini, Giuseppe Verdi nacque nel 1813 a Roncolo, fazione di Busseto (Parma); fu registrato negli atti comunali come Joseph-Fortunin François. A soli otto anni, quando gli altri bambini desideravano solo giocare, il piccolo Giuseppe aveva un unico grande sogno: possedere una spinetta, uno strumento simile all'attuale pianoforte. Ciò che più appare straordinario è che il giovane, non solo suonava molto bene, ma cominciava già a comporre bellissima musica. Nel 1831 si recò a Milano per iscriversi al Conservatorio, ma fu respinto all'esame di ammissione. A soli 22 anni compose il suo primo melodramma: Oberto Conte di San Bonifacio, che fu rappresentato quattro anni dopo alla Scala, nello stesso anno in cui il musicista si trasferì a Milano insieme alla sua famiglia. Nel 1836 si sposò con Margherita Barezzi, da cui ebbe due figli: Virgina, morta ancor prima del trasferimento a Milano, e Icilio. La sua successiva opera fu il Nabucco, composta nel 1842; siamo nell'epoca in cui gli italiani stanno lottando per liberarsi dalla dominazione austriaca: proprio con quest'ultima composizione, Verdi ha voluto musicare un'opera che interpretasse il sentimento di amor patrio del popolo italiano. Giuseppe Verdi venne così chiamato il musicista del risorgimento italiano e il suo nome venne utilizzato nelle manifestazioni patriottiche.Durante il XX secolo il teatro musicale perde progressivamente la sua importanza. La necessità di rendersi testimoni delle difficoltà che investono la società europea nei primi decenni del secolo porta la maggior parte dei musicisti a trascurare le convenzioni e le funzioni tipiche del melodramma, per dedicarsi prevalentemente alla musica strumentale. Inoltre, sotto il profilo spettacolare e dell'intrattenimento, altre forme espressive e altri media incrinano il predominio del teatro musicale: il cinema innanzitutto, ma anche il varietà, il music hall, e quindi la radio, il disco, infine la televisione si sostituiscono man mano ai palcoscenici operistici.


Nonostante ciò, la storia del melodramma registra anche nel vostro secolo personaggi di grande valore. Per limitarsi al panorama italiano, che almeno l'affermazione di Giacomo Puccini (1858-1924), che raccoglie l'eredità artistica di Verdi. Attento alle innovazioni musicali provenienti dal resto d'Europa, Puccini mette a punto un linguaggio espressivo ricco dio soluzioni armoniche personali e dà vita a una galleria di personaggi femminili indimenticabili: Tosca, Madama Butterfly, Turandot.
Tra i personaggi più importanti troviamo:
-Giuseppe Fortunino Francesco Verdi  (Roncole Verdi10 ottobre 1813 – Milano27 gennaio 1901) è stato un compositore italiano autore di melodrammi che fanno parte del repertorio operistico dei teatri di tutto il mondo.
-Claudio (Giovanni Antonio) Monteverdi (Cremona15 maggio 1567 – Venezia29 novembre1643) è stato un compositore italiano. Il suo lavoro di compositore segnò il passaggio dalla musica rinascimentale alla musica barocca. Fu uno dei principali innovatori che accompagnarono l'evoluzione del linguaggio musicale (su questo processo stilistico vedi anche Retorica musicale), insieme al "principe dei musici", Carlo Gesualdo. Monteverdi scrisse una delle prime opere teatrali in cui fosse sviluppabile una trama drammatica, ovvero un melodrammaL'Orfeo, e fu fortunato da godere del suo successo mentre era ancora in vita.
-Gioachino Rossini, o Gioacchino, all'anagrafe Giovacchino Antonio Rossini (Pesaro29 febbraio 1792 – Parigi13 novembre 1868), è stato un compositore italiano del romanticismo musicale. La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato soprattutto come uno dei grandi operisti della storia, autore di spartiti famosissimi e celebrati come Il barbiere di Siviglia e Guillaume Tell.
-Wilhelm Richard Wagner (Lipsia22 maggio 1813 – Venezia13 febbraio 1883) è stato un compositorelibrettistadirettore d'orchestra e saggista tedesco. Riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca, Wagner è principalmente noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori, Wagner scrisse sempre da sé il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori. Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntista, il ricco cromatismo, le armonie, l'orchestrazione e per l'uso della tecnica del leitmotiv: temi musicali associati a persone luoghi o sentimenti. Wagner inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del Tristano avrà infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica. Wagner trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk(opera totale), sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui costruito appositamente per la rappresentazione dei suoi drammi (vedi anche:Festival di Bayreuth)La sua arte rivoluzionaria scatenò reazioni contrastanti nel mondo musicale e divise critici e appassionati in "wagneriani" e "antiwagneriani": fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita

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