sabato 10 dicembre 2011

Musica araba

La Scala araba è un tipo di scala musicale che presenta intervalli di semitono fra il primo e il secondo grado e fra il quinto e il sesto, nonché un caratteristico intervallo di tre semitoni LE ORIGINI
 L'UD é lo strumento più noto ed importante della musica Araba.
Gli Arabi lo definiscono, il "Sultano degli strumenti musicali"
Parlando di "Musica Araba" si deve intendere che ci si stà riferendo non solo a quella in uso, geograficamente parlando, presso gli abitanti della penisola Arabica, ma bensì la musica cantata, suonata, ascoltata e capita da tutti coloro la cui lingua madre è l'arabo o uno dei suoi dialetti, indipendentemente dalla religione, dall'etnia e dal luogo di residenza.
La storia della musica e del canto arabi hanno un esordio tutto al femminile. Infatti, dalla lettura della poesia preislamica veniamo a sapere che la vita musicale era concentrata sulla figura della qayna, una cantrice che si accompagnava con uno strumento musicale. Ella cantava proprio quella produzione poetica che, arrivata sino a noi, ci ha dato modo di conoscerla.
Grazie all'influsso della musica turca, durante il lungo periodo dell'egemonia ottomana a cui sono dovute tutte quelle caratteristiche comuni che fanno della musica araba, persiana e turca tre espressioni di una stessa estetica musicale, che privilegia la melodia e quindi il canto e l'improvvisazione. E regine del canto orientale sono da sempre le donne, seducenti interpreti della malia delle parole, maestre nell'arte del tarab.

 I musicisti improvvisando si lasciano trasportare dall'emotività.
Il tarab non è una melodia o un genere musicale bensi l'interpretazione musicale di un testo, la quale genera nell'ascoltatore quasi un rapimento estatico ..è ciò che potremmo chiamare il "sublime" del canto..... l'incanto della parola cantata! Naturalmente, perché il fenomeno del Tarab possa aver luogo è necessario che l'ascoltatore capisca il significato del testo poetico che viene cantato: il Tarab consiste proprio nella perfetta interpretazione musicale di un testo dal tema coinvolgente. Gli arabi distinguono la figura del cantante (mughanni) da quella dell'interprete (mutrib): il primo è colui che esegue con la voce una melodia, il secondo è in grado, attraverso una sviluppata tecnica interpretativa e una grande sensibilità artistica, di generare il rapimento nell'estasi del tarab. Il verbo "tariba", da cui deriva il termine tarab, significa "essere commosso da gioia o da dolore", "provare emozioni di piacere o di dolore", "andare in estasi, essere incantato, turbato, agitato, scosso", ed è quindi legato a quell'arte di modulare la voce su di un testo poetico che incanta e rapisce l'ascoltatore in grado di intenderlo.
Tra il secondo e il terzo grado, oltre che tra il sesto e il settimo.
La scala araba si costruisce sulla scala diatonica maggiore aggiungendo un bemolle  al secondo e sesto grado. Lo studio di questa scala è stato fatto seguendo il temperamento equabile che non è mai stato adottato nella musica tradizionale araba perciò la scala stessa è più un riadattamento secondo i parametri della musica occidentale che non una fedele trasposizione. Se la si volesse confrontare con una scala di stampo classico si può notare che è molto simile alla Frigia maggiore, quinto modo della scala minore armonica. L'unica differenza è che la Frigia maggiore ha la settima minore mentre la scala araba ha la settima maggiore. L'armonizzazione di una scala araba genera accordi troppo inusuali per la musica occidentale. Allora per ottenere le stesse sonorità senza dover ricorrere ad armonie troppo complesse si usa appunto la scala minore armonica tanto che un orecchio inesperto non nota differenze.

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